L'Istituto si propone, quale finalità generale, di mettere a disposizione di coloro che hanno responsabilità politico- istituzionali o tecnico-gestionali, elementi conoscitivi, criteri e strumenti operativi idonei a supportare processi di razionalizzazione e qualificazione dei servizi socio sanitari, affinché essi diano una risposta coerente con i bisogni e le attese della popolazione, nel rispetto delle compatibilità economiche imposte dalle risorse disponibili. È questo un obiettivo strategico nello scenario economico, sociale e politico del Paese, nel quale permangono elementi di fragilità strutturale che ancora non consentono di conseguire quei risultati, in termini di sviluppo, di benessere economico e di equità sociale che le risorse ed i valori di cui il Paese dispone renderebbero possibili.
Quegli stessi elementi di fragilità hanno a suo tempo indotto, con l'approvazione della legge delega 421/92, ad avviare un profondo processo di riforma di quattro settori chiave ai fini dell'equilibrio della finanza pubblica: la sanità, la previdenza, il pubblico impiego e la finanza territoriale. I successivi provvedimenti attuativi adottati a livello nazionale e regionale, hanno delineato il quadro normativo di riferimento per un riordino del Servizio Sanitario Nazionale che non è stato ancora compiutamente realizzato, ed il cui grado di realizzazione presenta notevoli differenze nelle diverse realtà regionali.
Le indicazioni normative complessivamente formulate pongono infatti alcune condizioni chiave, sul piano organizzativo ed istituzionale, per recuperare efficienza ed efficacia nella gestione, ma la concreta realizzazione di questo obiettivo richiede un impegno costante di riorganizzazione che concerne:
- le risorse umane, con le loro capacità, conoscenze, motivazioni;
- le strutture e le tecnologie.
Fornire conoscenze e strumenti operativi a supporto di questo impegno costituisce la ragione d'essere dell'Istituto, ne informa la metodologia di lavoro e determina le aree di intervento in cui esso opera.